Problemi di coppia

I conflitti di coppia sono generalmente riconducibili ad alcuni fattori principali:

  • disagio nella comunicazione emotiva ed affettiva;
  • difficoltà nel comprendere l’altro;
  • scarsa sintonizzazione con i bisogni e con le richieste dell’altro;
  • insufficiente condivisione di scopi ed interessi.

Dal punto di vista cognitivo i problemi di coppia possono consistere nell’incapacità di attribuire all’altro pensieri e intenzioni che corrispondono realmente al suo vissuto; in questo modo si creano fraintendimenti ed incomprensioni, e diventa difficile formulare con efficacia i propri bisogni emotivi, i pensieri più intimi, le richieste che riguardano la relazione.

Spesso il partner è percepito come distante, disinteressato o addirittura ostile; spesso appare difficile fidarsi, aprirsi e ci si chiude per paura di un confronto potenzialmente negativo. La psicoterapia accompagna la coppia a conoscersi meglio, ad approfondire i meccanismi della relazione sperimentando schemi alternativi, promuovendo la possibilità di provare emozioni senza giudizio; gradualmente si esplorano le ragioni della crisi e le risorse di ciascuno, intese come movimento di crescita personale e come repertorio da dispiegare nella relazione.

Spesso i problemi di coppia sono conseguenza di un processo che si è bloccato, una condivisione affettiva che ha incontrato ostacoli; questi elementi possono essere trattati con un lavoro terapeutico che non si occupi di tracciare le responsabilità o le colpe dei due partner bensì li stimoli a ripristinare la comunicazione interrotta; l’espressione degli stati emotivi, la loro gestione, la rappresentazione di sé e dell’altro nonché la capacità di esplicitare scopi, intenzioni e richieste sono i cardini di una buona relazione, ma talvolta si scontrano con problematiche che possono riguardare l’esperienza soggettiva di uno dei partner oppure le dinamiche specifiche del legame. La psicoterapia cognitivo-comportamentale si concentra sulle modalità che la coppia mette in atto nel ricercare un proprio equilibrio e che si rivelano disfunzionali.

Spesso uno dei due partner esercita un controllo che l’altro non accetta, oppure vi sono contenuti dell’esperienza presente e passata che non sono stati espressi e sfuggono ad un’elaborazione efficace, influenzando le dinamiche attuali attraverso sentimenti di rabbia, rancore, preoccupazione. La psicoterapia cognitivo-comportamentale non stabilisce quale debba essere il futuro della coppia, bensì la aiuta a individuare i meccanismi relazionali che hanno generato il disagio attuale e la guida nell’esplorazione di equilibri differenti. Caratteristiche essenziali di questo processo sono la consapevolezza, la motivazione, la flessibilità emotiva e cognitiva. La psicoterapia rinforza queste risorse per scoprirne altre e costruire un cambiamento possibile.

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