La valutazione delle funzioni cognitive consente la formulazione di un quadro diagnostico in grado di evidenziare le funzioni che operano nella normalità e quelle che si discostano da essa. Nel trattamento neuropsicologico (che può essere riabilitativo o di stimolazione), si interviene sulle abilità meno funzionanti servendosi delle risorse cognitive e socio-relazionali, al fine di promuovere il maggior grado di autonomia dell’individuo. Nel caso di evidente danno neuro-cognitivo si possono attuare interventi di stimolazione della funzionalità cognitiva residua e della funzionalità emotiva e socio-relazionale con l’obiettivo di migliorare il benessere e l’adattamento del paziente all’ambiente. Tra queste attività:
- Stimolazione cognitiva in pazienti con deficit cognitivi
- Potenziamento cognitivo
- Sostegno psicologico in pazienti e/o famigliari di pazienti con grave danno neuro-cognitivo o decadimento cognitivo
- Sostegno psicologico in bambini/adolescenti con disturbi specifici e difficoltà dell’apprendimento
- Supporto al percorso scolastico in bambini/adolescenti con disturbi specifici e difficoltà dell’apprendimento.